Imperia
albero cade davanti al pronto soccorso. situazione difficile nel Savonese
albero cade davanti al pronto soccorso. situazione difficile nel Savonese
Riviera sferzata dal vento
raffiche e burrasche
affonda un peschereccio
Il Quo Vadis s’inabissa in porto a Oneglia dov’era attraccato
Il Quo Vadis s’inabissa in porto a Oneglia dov’era attraccato
Un forte vento che ha raggiunto al largo gli 80 chilometri all’ora, il mare in burrasca, il primo di questo inverno anomalo. Si contano i danni in provincia per le cattive condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il fine settimana e la giornata di ieri. Situazione difficile anche nel Savonese sferzato dalle raffiche mentre a Nizza, per evitare guai, il sindaco ha emesso un’ordinanza che rende inaccessibili le spiagge. In Riviera i danni maggiori li ha riportati il capoluogo Imperia (non si segnalano grossi interventi da Sanremo al confine). A Calata Cuneo, a Oneglia, è affondato un peschereccio. Il Quo Vadis, di proprietà della famiglia Gentile, era attraccato alla banchina. Non è escluso che le pompe di sentina non abbiano funzionato a dovere, certamente l’alta marea conseguenza della mareggiata può aver contribuito ad aggravare le cose e a dare il colpo di grazia. I proprietari non hanno potuto fare nulla per salvare l’imbarcazione che ha continuato a ingurgitare acqua fino a inabissarsi. Il pennone e il radar, con la prua, sono le uniche parti affioranti.
Per fortuna non si è ferito nessuno. L’area della banchina in corrispondenza del Quo Vadis è stata delimitata da transenne dagli agenti della Guardia costiera che hanno avviato una serie di accertamenti per capire le cause dell’incidente. Per il comandante e l’equipaggio una brutta botta. Ci vorranno molti soldi per recuperare lo scafo e per farlo riparare, sempre che sia possibile. Inoltre le folate di vento a Calata Cuneo hanno divelto dalla base alcuni ombrelloni collocati nei dehors dei ristoranti «C’est si bon» e «La Beppa».
Altri danni dal vento anche in via Sant’Agata. Sempre ieri mattina è crollato un abete all’uscita del pronto soccorso, dove in genere sostano le ambulanze. Per fortuna, quando l’albero è caduto, non c’era nessun mezzo impegnato in un intervento. Ma è andato parzialmente danneggiato l’impianto di aerazione, le cui centraline si trovano sulla parete esterna.
Per rimuovere l’albero sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.
Dall’altra parte dell’edificio le folate hanno fatto rovesciare la recinzione che delimitava un cantiere incaricato dei lavori all’ospedale.
Da oltre due giorni il litorale del Levante savonese è battuto da un forte vento proveniente da sud-sudovest, che soffia molto forte sulla costa. Le ondate stanno erodendo le spiagge e mettendo a dura prova i cumuli di sabbia eretti a difesa degli stabilimenti balneari che i concessionari, da un paio di mesi, con l’ausilio delle ruspe, avevano fatto ammassare davanti alle strutture fisse.
La spuma del mare è arrivata fin sul Lungomare degli Artisti di Albissola Marina e sulla passeggiata Eugenio Montale di Albisola Capo. Le onde infrante sulle scogliere sottostanti l’Aurelia, hanno invaso la carreggiata nei tratti fra Albisola Superiore e Celle Ligure, sul rettilineo di Pecorile, e tra i Piani di Celle e Varazze. Il manto stradale è scivoloso, le polizie locali raccomandano prudenza soprattutto per i motociclisti. Le temperature sulla costa sono rimaste miti, stabili, incluse tra gli 8.9 e 17.2 gradi centigradi. Intorno a mezzogiorno, il sole è riuscito a fare breccia tra la bassa nuvolosità che in questo ultimo periodo caratterizza tutta la Riviera savonese.
Situazione molto difficile per le raffiche di vento a Finale. Costretto allo stop anche il distributore di benzina della Erg per ragioni di sicurezza.
Intanto le previsioni, per oggi, confermano la presenza di forte vento e mare agitato su tutto il Ponente. Fenomeni in leggero dal pomeriggio.
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maurizio vezzaro