Imperia
Santo Stefano al mare
Santo Stefano al mare
approvato un nuovo progetto
Non più un costo ma un’opportunità per incamerare qualche soldo. Il Comune di Santo Stefano ha approvato un progetto per trasformare le tonnellate di posidonia, che annualmente si riversano sulle sue spiagge, in prodotti fertilizzanti agricoli per i terreni o da destinare ad altri usi.
Come noto davanti a Santo Stefano esistono floridissime praterie di posidonia considerate le maggiori del mar Ligure. L’emblema di un ecosistema perfetto ma con qualche aspetto scomodo. La pianta, nel corso del suo rinnovamento, rilascia molte foglie morte, rizomi e resti fibrosi che nel corso delle mareggiate autunnali e invernali si ammassano sul litorale formando, combinandosi con la sabbia, le banquettes. Biomasse spiaggiate alte fino a due metri. Presenze sgradite anche perché in qualche caso, marcendo, emanano un odore non propriamente gradevole. Il Comune ogni anno deve spendere cifre ingenti per rimuovere le banquettes e accatastarle in siti indicati dalla Regione. In questo caso ad est del Porto Marina degli Aregai. Ma presto non sarà più così. L’Amministrazione ha modificato il progetto prevedendo, grazie a un macchinario, di separare i residui organici dalla sabbia. A quel punto la posidonia diventerebbe un ottimo fertilizzante oppure materiale usato in bioedilizia così come già sperimentato in Sardegna. La pratica è passata in giunta. Conferenza dei servizi e Regione dovranno approvare il nuovo utilizzo.