Imperia
C’erano una volta
“Tremila ore di sole”
A novembre 16 giorni sotto l’acqua, a Imperia +349% di piogge oltre la media
A novembre 16 giorni sotto l’acqua, a Imperia +349% di piogge oltre la media
C’erano una volta «Tremila ore di sole», come recitava il vecchio slogan dell’Ente turismo della provincia di Imperia. Mai come quest’anno sono state sostituita da centinaia di ore di pioggia. I dati registrati da Arpal, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ligure, fotografa due mesi, quelli di ottobre e novembre, trascorsi sotto l’acqua, con dati record (e intanto anche a dicembre si sono già riaffacciate le precipitazioni). L’anomalia ha anche riguardato le temperature, insolitamente alte per il periodo. In realtà l’intero andamento degli ultimi sei mesi nel Nord Italia, Liguria inclusa, non ha seguito la norma. L’alta pressione, che solitamente protegge dai fenomeni durante l’estate, si è fatta vedere soltanto per trenta giorni, dal 10 al 15 giugno e dale 16 settembre al 10 ottobre.
Così, già a ottobre il maltempo si è fatto sentire. A Imperia sono scesi 19,2 millimetri e le temperature sono state quasi estive, con una media di 19,4 e una massima assoluta di 25,6. La media delle massime è stata di 22.7 contro una media cumulata nel periodo 1961-2010 di 20.5, per una differenza di 2,2 gradi; la media delle minime ha fatto segnare 16.3 contro una «storica » tra 1961 e 2010 di 14,7, con una differenza di 1,6 gradi. A Sanremo i millimetri sono stati 21,8 per una temperatura media di 19,8, con una punta massima assoluta di 26,2. A Triora, notoriamente più sfortunata, i millimetri sono stati 62.2, la media di 13,7 gradi. Anche qui, però, si è arrivati a toccare 25.9 gradi.
Decisamente esagerate le piogge novembrine nel capoluogo, che ha vissuto un andamento quasi monsonico: in tutto sono scesi 468,2 millimetri, con 16 giorni «bagnati» e un aumento del 349% rispetto alla media cumulata del mese nel periodo che va dal 1961 al 2010; la massima in ventiquattro ore è stata di 136,2. Anche i termometri hanno evidenziato temperature fuori stagione, con massime di 18,2 contro i 16,2 del periodo 1961-2010 (+2°), e minime di 12,5 contro 10,6, con una differenza di 1,9. Il massimo è stato di 20,8. La località più fredda è stata Col di Nava, nel territorio di Pornassio, dove mercoledì 29 ottobre si sono registrati -1,7 gradi, mentre mercoledì 19 novembre la colonnina di mercurio è scesa ancora più in basso, a quota -2,5.
Sul fronte delle piogge, Imperia distanzia di poco Sanremo, dove lo scorso mese sono scesi 449,6 millimetri con un massimo in ventiquattr’ore di 105,2. Confermate le temperature leggermente più alte rispetto al capoluogo: 15,7 di media, con una massima assoluta di 21,2. Triora ha raccolto a novembre ben 666,8 millimetri totali, con una massima da primato in ventiquattr’ore: 275,4. La temperatura media è stata di 9,3 gradi, con una punta nelle massime di 20,8.
L’esame degli ultimi mesi evidenzia come, anche a causa dello sfruttamento dissennato dell’ambiente e dell’inquinamento atmosferico, il clima stia cambiando e prevalgano eventi sempre più estremi. Anche l’estate non ha fatto il proprio «dovere». Spiegano gli esperti dell'Arpal ligure: «La bassa pressione ha determinato anomalie negative di temperatura a luglio e agosto (con punte anche di –2°C), bilanciate in parte dalla seconda decade di giugno. Dopo un mese di settembre in linea con le aspettativa, sia per la temperatura, di poco superiore alla media climatologica, sia per la precipitazione, a ottobre e novembre l’aumento delle temperature combinato coi regimi di bassa pressione ha provocato un aumento delle precipitazioni che nella nostra regione, soprattutto a novembre, non ha riscontri, almeno negli ultimi cinquant’anni. Pur mancando ancora un mese al 31 dicembre, il 2014 entra di diritto fra gli anni più piovosi della climatologia ligure, con valori record».
Speriamo che fra i regali portati da Babbo Natale ci sia anche una riduzione dei fenomeni.
enrico ferrari