Da Il Fatto Quotidiano:
Saluggia, fuoriuscite da vasca dell’impianto nucleare Sogin: “Nessun allarme”
Perdite di liquido radioattivo dall'area di stoccaggio dove si sono aperte due fessure. L'Arpa: "Contaminazione circoscritta". Intanto un consigliere comunale e il sindaco di un paese vicino hanno presentato esposti alle Procure di Vercelli e Torino
di Luca Teolato | 11 aprile 2013Commenti (69)
Un’altra tegola si abbatte sulla Sogin, la società di Stato incaricata della bonifica ambientale dei siti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, per la gestione dell’impianto nucleare Eurex di Saluggia, Vercelli. Nella vasca di stoccaggio WP719 (waste ponds), di cui abbiamo già parlato sul fattoquotidiano.it, sono state riscontrate almeno due fessure dalle quali fuoriesce liquido radioattivo. Dall’Arpa – l’Agenzia regionale per la protezione ambientale – assicurano che al momento non c’è nessun allarme ambientale, anche se la Sogin ha segnalato la questione alla prefettura di Vercelli ed i liquidi contenuti nella vasca in questione non vengono scaricati da almeno due anni nella vicina Dora Baltea, proprio perché troppo contaminati. “Abbiamo prelevato dei campioni di terreno nella zona circostante – spiega Laura Porzio, responsabile siti nucleari per l’Arpa Piemonte – e dalle prime analisi pare che la contaminazione sia circoscritta. Stiamo attendendo l’esito di esami più specifici per capire quanto è estesa la contaminazione e se c’è stato l’inquinamento della falda acquifera”.
Nonostante le rassicurazioni e le cautele del caso la situazione non sembra essere delle più confortanti. La radioattività anomala dei liquidi della vasca, ormai praticamente piena, non permette di svuotarla da molto tempo; tale situazione è stata anche confermata dal ministero dello Sviluppo Economico, direzione generale per l’energia nucleare. La Sogin ha scoperto le due fessurazioni proprio durante i lavori avviati per coprire la vasca ed evitare che si riempisse ulteriormente di acqua piovana, in modo da scongiurare eventuali traboccamenti pericolosi per l’ambiente.
Dalla Sogin precisano di aver informato gli enti locali, l’Arpa, la prefettura, l’Asl e l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) più per una questione legata alla trasparenza informativa che non alla reale emergenza ambientale. “Facendo dei lavori di scavo – spiega Davide Galli, responsabile disattivazione impianti e centrali del nord Italia per la Sogin – si sono aperte queste due fessurazioni, e si è visto un trasudamento che ha bagnato il terreno circostante. Ci sono deboli segni di contaminazione ed il fenomeno è circoscritto. Ora dobbiamo svuotare la vasca e poi pulire il fondo. L’evento che comunque si è verificato è assolutamente irrilevante”.