ebook di Fulvio Romano

lunedì 4 marzo 2013

Ahi,ahi,ahi.. La Grillo&Casaleggio-Associated "riscrive" i principi della democrazia...!!!

Ovvero, quando manca il senso del limite...
Un brano dell'articolo di Andrea Malaguti su LA STAMPA di oggi :

In questa domenica di marzo, mentre i neoeletti fanno le presentazioni e aspettano l’arrivo del leader (previsto per stamattina), per capire se chiederanno il governo per sé, per Monti o per un Pd senza Bersani e i suoi più stretti collaboratori, il papa ligure mette in agenda un’intervista con un inviato del «Time» - la stampa americana è meglio non prenderla per i fondelli - e poi decide di puntare il dito contro il suo nuovo nemico giurato. Un articolo subdolo della Costituzione che rende più fragile la possibilità di controllare i suoi uomini come un Cesare la sua falange. E’ il numero 67: «Ogni membro del Parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato». Che nella sofisticata esegesi del Marziano Blu - ispirato oggi da eleganti metafore anatomiche - significa consentire a onorevoli e senatori «di fare come cazzo gli pare». E dunque, scrive ancora Grillo, «viene concessa al parlamentare la libertà preventiva di menzogna». La chiama circonvenzione di elettore. Il suono delle parole che usa è sempre irresistibile. Il senso più opinabile. «L’eletto può mentire al suo elettore, al suo datore di lavoro, senza nessuna conseguenza, invece di essere perseguito penalmente ed essere cacciato a calci dalla Camera e dal Senato». Istituzioni di cui lui non fa parte. Ma davvero l’articolo 67 protegge «voltagabbana, opportunisti, corruttibili, cambiacasacca»? Va da sé che la medaglia ha due facce.

Il principio del libero mandato fu formulato da Edmund Burke prima della Rivoluzione Francese, esiste in quasi tutte le democrazie rappresentative e aveva come ratio quella di garantire agli eletti la possibilità di sentirsi autorizzati a tutelare in coscienza gli interessi dell’intera nazione e non solo quelli del proprio gruppo. Visioni preinternettiane, dove curiosamente si supponeva che uno valesse uno. Diversamente - è la teoria - sarebbe sufficiente eleggere cinque leader di partito che si mettono a un tavolo e fine delle riflessioni per il resto della nazione. Sarebbe un mondo migliore? Per proteggersi dal voltagabbanismo, in ogni caso, il MoVimento ha fatto firmare un regolamento ai suoi per cui chi non è fedele non è. E viene messo alla porta.