San Lino (oggi, 23 settembre) fu il primo papa italiano, successore di san Pietro come vescovo di Roma. Indicato come martire, anche se forse non lo fu, il suo "dies natalis" (e cioé il giorno della morte) segnava fin dal Medioevo, il momento dell'anno in cui dovevano essere raccolti e lavorati la canapa e, appunto, il lino.
Coltivazioni queste molto diffuse nel Medioevo e fino all'Ottocento in Piemonte, in particolare nella provincia di Cuneo, nelle campagne verso il Torinese, da Fossano a Racconigi e Carmagnola, dove si accompagnavano al grano e alle colture da sovescio... Fibre naturali che, nell'orgia per le fibre artificiali iniziata negli Anni '50, sono quasi scomparse da noi, mentre in Francia ad esempio riempiono ancora oggi grandi estensioni di campagna.
Detti popolari erano diffusi tra Francia e Piemonte per ricordare la fase autunnale di raccolta del lino, in particolare il 23 settembre, che è anche una delle date possibili dell'equinozio.
Logico quindi che le operazioni della raccolta e della macerazione di canapa e lino iniziassero dopo san Matteo e - guarda caso- proprio nel giorno di san... Lino!
Così, in Piemonte, troviamo:
"A san Lìn cheuij 'l tò lìn"
cui oltralpe corrisponde:
"A la saint-Lin, récolte ton lin"