Anzi, bisognerebbe scriverle tutte attaccate "castagnedindia", perché da ragazzi perdevano il significato botanico - geografico per assumerne un altro: stagionale e ludico. Stagionale, perché erano il segnale inequivocabile ( per noi che passavamo l'estate sulle "riviere" del Gesso oppure sul viale e sulla "Lea") dell'autunno, della preparazione di libri e quaderni ( allora la scuola iniziava tardi). Ludico, perché erano occasione di nuovi giochi, sulla Lea e sulle rive , con strumenti nuovi, possibili solo allora e con le castagnedindia . Ed erano armi improvvisate , queste sì da "indiani", fatte appunto usando le castagnedindia come fossero Martelli o scuri immaginarie. Finito l'uso ludico le castagnedindia venivano messe nel cassetto del tavolino da notte o tenute in tasca per salvarsi dai raffreddori...
Lucide, rotonde , belle grasse ma immangiabili sapevamo che se ne poteva fare sapone o qualcosa di simile, ma l'uso nostro era quell'altro.
Sulla Lea o in corso Dante, in una Cuneo un po' diversa dall'attuale.
Ne abbiamo fotografata una, stamattina, proprio sulla Lea dei nostri giochi da indiani...