ebook di Fulvio Romano

mercoledì 10 ottobre 2012

Folklore Meteo. 10 ottobre: Cerbone, il santo autunnale...

San Cerbone (o Cerbonio), VI secolo, potrebbe essere preso a simbolo della valenza folklorica del calendario contadino.
Ne abbiamo una straordinaria narrazione vitae nei Discorsi del contemporaneo Gregorio Magno. Sappiamo così che sfuggì al martirio previsto per lui da Totila, perché gli orsi feroci anziché sbranarlo gli si sottomisero leccandogli i piedi...
Sappiamo che dovendo andare a Roma dal papa pensò bene di portargli in dono delle oche che aveva incontrato per strada..
Sappiamo che, morto esule sull'isola d'Elba, il suo corpo pote' essere seppellito sul golfo di Baratti dopo che la nebbia e le nubi avevano nascosto il corteo funebre agli occhi assatanati dei Longobardi...
Insomma: orsi, oche e nubi nebbiose... C' è qui la cifra stessa dell'autunno.
L'Orso rituale che sta preparando il suo letargo (lo ritroveremo presto)
Le oche (animali psicopompi) che stanno iniziando a "fuggire l'inverno" (le ritroveremo più avanti...)
Le nebbie e le nubi uggiose tipiche della stagione...

In più ci piacerebbe tradurre in piemontese un detto popolare della Maremma riferito a San Cerbone e alle acque della sua fonte. Detto che però non tradurremo soltanto in piemontese, ma soprattutto nella lingua del... vino (anziché della paludosa acqua):

"chi bev nen a san Cerbôn,
o a l'è 'n lader o a l'è 'n birbôn"

Godetevi anche i bassorilievi che descrivono sia il miracolo degli orsi che il corteo rituale delle oche..