Oggi, 15 ottobre, è il giorno della santa spagnola più celebre, quella santa Teresa da Avila (XVI secolo, Castiglia) che fu riformatrice dell'ordine carmelitano, proclamata da Paolo VI "dottore della Chiesa".
Le sue "estasi" , da Teresa così descritte:
« Gli vedevo nelle mani un lungo dardo d'oro, che sulla punta di ferro mi sembrava avere un po' di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, così profondamente che mi giungeva fino alle viscere, e quando lo estraeva sembrava portarselo via lasciandomi tutta infiammata di grande amore di Dio. Il dolore della ferita era cosi vivo che mi faceva emettere dei gemiti, ma era cosi grande la dolcezza che mi infondeva questo enorme dolore, che non c'era da desiderarne la fine, né l'anima poteva appagarsi che di Dio. Non è un dolore fisico, ma spirituale, anche se il corpo non tralascia di parteciparvi un po', anzi molto.»
(Santa Teresa d'Avila, Autobiografia, XXIX, 13) da wikipedia
sono interpretate variamente da religiosi e da laici, ma l' hanno comunque resa familiare ai fedeli.
La ricordiamo per un paio di detti del folklore meteo spagnolo, che qui citiamo.
"Por Santa Teresa, las nubes traen agua a las presas."
E cioè le piogge di metà ottobre riempiono le dighe
"Santa Teresa, flor en mesa."
A santa Teresa, i fiori sul tavolo...
Infatti i primi freddi ci consigliano di recidere gli ultimi fiori del giardino e di riporli in bella vista sul tavolo di casa...