ebook di Fulvio Romano

martedì 24 marzo 2015

"La signora cromoterapica che oltraggia le vittime"

LA STAMPA

Cultura

La signora

cromoterapica che

oltraggia le vittime

Chissà quando la destra si renderà conto che se non vince non è per colpa dei giornali che sono tutti contro o dei magistrati che sono tutti comunisti, ma dei suoi rappresentanti che rappresentano tutto fuorché le ragioni, a volte buonissime, dei cosiddetti moderati. Non è che siano tutti impresentabili, gli esponenti della destra: però vien da chiedersi che cos’altro potrebbe ancora uscire, ad esempio, dalla bocca dei leghisti.

Fino a ieri credevamo ci avessero abituati a tutto. Bossi che voleva le pallottole di gomma contro i bingo bongo, Salvini che proponeva gli autobus con posti separati per gli immigrati, Buonanno che in tv grida a Dijana Pavlovic, presidente della Federazione rom e sinti, che è «la feccia della società», Calderoli che dà dell’orango al ministro Kyenge.

Giusto Calderoli. Per dire le affinità elettive. La sua compagna, Gianna Gancia, capogruppo della Lega alla Regione Piemonte, ieri ci ha fatto capire che sbagliavamo, quando credevamo che i leghisti ci avessero abituati a tutto. Infatti nella feccia dell’umanità, accanto ai negri gli zingari e i napoletani che puzzano al punto da far scappare anche i cani (Salvini), mancavano i turisti low cost che vanno in Tunisia a farsi ammazzare. «Quelli che sono morti a Tunisi ci criticavano, dicevano che eravamo razzisti», ha detto ieri la Gancia. Il «tiè» era sottinteso.

Ecco, l’oltraggio ai morti ci mancava. Ha provveduto questa signora che nel 2009, appena diventata presidente della Provincia di Cuneo, come prima opera - naturalmente a spese dei contribuenti - s’è fatta costruire in ufficio una doccia con luci ultraviolette per la cromoterapia. Della sua presidenza si ricorda poco altro. Ad esempio si ricorda che quando suo figlio rimase ferito in un incidente, Calderoli fece deviare un aereo di Stato per atterrare a Levaldigi: mica come quegli straccioni che vanno in vacanza a 500 euro tutto compreso e che l’aereo di Stato lo prendono per il funerale.

Michele Brambilla