Due giorni dopo san Martino, il 13 novembre, cade il giorno di san Brizio, meglio noto come Brice. Discepolo fin dalla più giovane età di Martino, Brizio (che succederà poi al maestro come vescovo di Tours) è passato alla storia e alla leggenda come l'esempio dell'allievo invidioso del maestro ( il quale saggiamente dirà: se a Cristo è toccato Giuda, come faccio a non sopportare Brizio?) e che non esita -non visto- a prenderlo in giro e a sparlarne pubblicamente...
Ad esempio, come narra la "Leggenda aurea", indica Martino come quel tipo là impalato che guarda il cielo, ad un visitatore che gli aveva chiesto del maestro... Diventato (come gli aveva predetto Martino) a sua volta vescovo di Tours ne sarà scacciato perché accusato di aver avuto un figlio da una monaca al suo servizio... Ne uscirà "assolto" sette anni più in là, dopo essersi esibito in una ordalia con tanto
di fuoco ... che non gli brucia manco la tonaca...
Comunque la gente non gli crederà (il papa sì...) e riuscirà a tornare a Tours come vescovo solo dopo che i due suoi predecessori saranno morti (in strane circostanze, ci sembra).
Insomma, l'alter ego di Martino, il lato oscuro della santità...
Ci interessa qui Brice, oltre che per questi suoi aspetti, per un detto diffuso nella valle della Loira, nella Touraine e nell'Anjou francesi:
Tel jour Brice,
tel jour Nô,
tel premier janvier
E cioè: il tempo che fa il 13 novembre è lo stesso che farà a Natale e a Capodanno...
Che probabilmente non poteva avere un valore gran che predittivo, ma che secondo noi è basato su una sorta di cifra cabalistica molto in voga nell'antico calendario lunare. Infatti Natale viene 42 giorni dopo san Brizio e 42 è la lunazione e mezza, metro di misura del tempo in quel calendario, mentre Capodanno viene 7 giorni dopo, nella fase successiva quindi.
(nella miniatura: Brizio e Martino, l'allievo invidioso e il Maestro generoso...)