Spettacoli
Fazio e Morandi pareggiano
ma il primo è deludente
Fabio Fazio e Gianni Morandi, entrambi guarda caso ex conduttori del Festival di Sanremo, si sono divisi equamente la sera di domenica, prima sfida frontale di stagione, Rai1 contro Canale 5, varietà contro fiction. Cinque milioni di spettatori ciascuno, con un lieve vantaggio di Fazio, un comune 20% di share e, nei momenti di sovrapposizione, un leggero vantaggio di Morandi. Insomma, pareggio. La quintessenza della tv generalista si è spartita il suo pubblico.
Eppure, il programma più deludente è stato proprio quello di Fazio. Continuavano tutti a dire siamo su Rai1, siamo su Rai1, ma non cambiava niente: anzi, cambiava la lunghezza. Che tempo che fa, cominciato alle 20,35, è terminato alle 23,50, esagerati. Per il resto, nessuna variazione percepibile rispetto agli anni di Rai3. Ospiti sempre accattivanti, certo, il meglio del meglio di gamma, un grande mercato con ottimi prodotti: nell’insieme, però, solo e sempre un programma fatto di ospiti, senz’altra idea se non la loro mescolanza. Sono ormai così quasi tutte le trasmissioni: ma qui, poiché «siamo su Rai1, siamo su Rai1», ci si aspettava un guizzo. Luciana Littizzetto ha detto «minchia» prima ancora di cominciare, ma è come se, giustamente, si dovesse calibrare sulla nuova audience.
Morandi su Canale 5 (L’isola di Pietro), è invece un pediatra, questa volta rugoso, che comincia subito salvando speranze che si chiamano ragazzi, investiti da un’esplosione. Stile rassicurante tipico Lux Vide, intrecci contemporanei tra medici, poliziotti, amori e affetti filiali. Un onesto sceneggiato interpretato decorosamente, con tanta bella Sardegna e il cane Mirto e delle belle storie.
Alessandra Comazzi