ebook di Fulvio Romano

martedì 13 novembre 2012

Folklore Meteo. Le castagne e i rapolìn di san Martino...

Chi conosce un po' la campagna e i suoi riti sa che per tradizione, dopo san Martino, nei castagneti si poteva andare liberamente a raccogliere le ultime castagne, rimaste a terra e sfuggite ai proprietari. Questa spigolatura delle castagne aveva un corrispettivo nelle Langhe con la raccolta dei "rapolìn" e cioè dei grappoli rimasti nelle vigne dopo la vendemmia. I grappoli e le castagne di san Martino diventavano così una risorsa importante per i contadini più poveri o più sfortunati, che non erano riusciti a raccogliere a sufficienza in attesa del lungo inverno...
Insomma, in qualche modo una forma di "socialità" ( se non di " socialismo") che era scandita da un bel detto che qui riportiamo e che parla da solo:


Dop san Martìn a ji son pì nen termo né confìn

E cioè: dopo san Martino nei campi non ci sono più nè termini nè confini...