Cuneo
Singolare gara di fondo sprint ieri in «notturna»
Singolare gara di fondo sprint ieri in «notturna»
Strade ricoperte con la neve
per sciare tra le case a Demonte
Volontari hanno scaricato decine di camion e battuto la pista
Volontari hanno scaricato decine di camion e battuto la pista
Piazza del Palatenda e le vie intorno alla bocciofila a Demonte, per una notte, sono diventate una grande pista da fondo «urbana»: 750 metri di percorso da fare due volte, con le temperature sottozero che non hanno scoraggiato alcune centinaia di appassionati, famiglie, tifosi, residenti.
La gara è stata impostata come uno sprint notturno di Coppa del Mondo: partenze a tempo, batterie di qualifica, eliminatorie, finali. A sfidarsi 130 atleti tesserati Fisi, tra cui il meglio dello sci di fondo piemontese, ma anche più di 60 tra amatori e sciatori non professionisti.
La neve di tutta Demonte, da giorni, è stata raccolta nella zona accanto al centro storico, ma nelle ultime tre notti sono stati un centinaio i volontari che hanno lavorato per portare cumuli e spianarli, con Tir e scavatori messi a disposizione da aziende del paese, senza contare l’installazione di luci per illuminare il percorso della gara notturna (iniziata alle 18, si è conclusa dopo le 21) e i generatori, transenne e tutto il subbuglio dentro il Palatenda, tra bevande calde, sciolina a profusione e i consigli di allenatori e maestri agli atleti più giovani. Sebastiano Audisio, assessore comunale ad Ambiente e Montagna: «Abbiamo pensato a questa iniziativa come una festa di paese. Lo sci di fondo è uno degli elementi dell’identità di Demonte, che per fortuna è natura e sport, non solo traffico e Tir».
L’iniziativa inedita è stata organizzata dal Comune con la collaborazione di Pro loco e Ana, sci club Valle Stura e centro fondo di Festiona. Tra gli atleti in gara anche la squadra regionale, tra cui c’è Lorenzo Romano, 19 anni, di Demonte, atleta del Centro Sportivo Esercito.
A chi gli chiede se avesse mai pensato di poter praticare il suo sport in mezzo alle vie del paese, risponde: «E chi lo poteva immaginare? È stata davvero una bella idea».
lorenzo boratto