ebook di Fulvio Romano

giovedì 28 febbraio 2013

"Protesta" o "visione" diversa ?

La banalità dei media e dei politici è inesauribile. Succede come allora, nel post '68. Allora eravamo i capelloni, quelli dell'amore libero (che poi hanno ben pensato, i nostri politici, di realizzare per contro proprio..a loro modo, secondo la loro cultura)... quelli, appunto, della protesta... Avevamo invece una visione del mondo diversa, opposta per tanti versi a quella dominante. Poi mancò un partito che personificasse le nostre idee, soprattutto checché se ne dica, perché allora si stava meglio e trovare lavoro non era un problema per un giovane laureato. È poi c'era molta più ignoranza. È c'erano la Dc, la Chiesa, il PCI ( che, ad un certo punto, decise che il nemico eravamo noi, i capelloni extraparlamentari , altroché il " nemico storico di classe"). Così il tentativo di fare i partitini, che divennero sette ideologizzate, fallì miseramente, con la dispersione del movimento tra i paraculati che pensarono bene di mettersi sotto l'ala protettrice del PCI, del PSI o addirittura della D C e poi di Berlusconi, collocandosi in bambage di potere.... quelli disperati che morirono di droga, quelli amareggiati che riscoprirono però certi valori autentici della vita.
Valori che oggi risentiamo dalla voce dei giovani che hanno parlato a piazza san Giovanni... Non protesta , ma " vision" diversa... Sulla terra, sull'ambiente, sulle comunicazioni, sulle banche, sul km zero, su quasi tutto.
Ma quando non si vuol capire, perché fa comodo...