Il 18 novembre si festeggia a Lucca san Frediano, figura che incrocia molte mitologie di santi medioevali, che compendia tanti racconti fantastici e icone della tradizione devozionale ma anche, secondo noi, la particolare funzione calendariale di queste figure mitiche...
Non si sa bene a quale secolo appartenga Frediano: sembra il VI, ma in realtà condensa figure che vanno dal III all'VIII secolo almeno. Sembra fosse irlandese e questo ci sta, perché è una provenienza che ben si adatta con il profilo eremitico di Frediano e con la sua capacità miracolatoria... Il suo miracolo per antonomasia è quello della deviazione del Serchio, fiume che era solito uscire dal suo letto per invadere la città, deviazione operata usando un rastrello di legno... Diventa così santo per i Lucchesi, ma un demonio per i Lunatesi che videro la loro Lunata privata di acqua dalla deviazione del fiume e che lo rincorsero bastone in mano...
Primo vescovo di Lucca, santo eremita a contatto con il selvatico, primo probabile fondatore della chiesa di san Martino di Lucca (città in cui l'Orso mitico era ed è di casa)...
Ce n'è abbastanza per leggere sotto un altro profilo questa (e) vita (e) e questo santo.
Ma poi, a compendio, c'è la sua valenza calendariale. Anzitutto la data. Sarebbe il 18 marzo, ma almeno dall'VIII secolo diventa il 18 novembre... Momento in cui iniziano in genere alluvioni in Toscana e nel Nord Italia (come avvenuto proprio in questi giorni) per evitare le quali evidentemente era Frediano ad essere invocato.
E allora si spiega il miracolo del rastrello e della deviazione del Serchio...
Del suo rapporto con Martino (la chiesa di Lucca) non c'è di che da approfondire, perché del santo del mantello già sappiamo.
Rimane il nome, Frediano, dall'origine incerta. Ma che a noi sembra a questo punto evidente. Frediano deriva da Frigidianus e cioé apportatore del freddo. E infatti ce lo confermano i detti piemontesi nei quali Frediano è associato semp re all'arrivo del freddo:
"Per San Frediàn la fioca al mônt e al piàn".