ebook di Fulvio Romano

lunedì 25 giugno 2018

Prima crisi del “ modello Toti

LA STAMPA

Savona

“U ministru”

il modello Toti

e i nuovi scenari

del prossimo anno

Ancora un fallimento per il «modello Toti» nel Ponente. Claudio Scajola alla sua discesa in campo ha vinto. Punto e basta. Prima di tutto ha battuto il «suo» centrodestra, imponendosi al ballottaggio su Forza Italia-Lega-Fratelli d’Italia e mettendo in non poco imbarazzo il nipote Marco Scajola, quel coordinatore provinciale degli Azzurri (e assessore nella giunta-Toti) che a queste amministrative di giugno è rimasto con un pugno di mosche in mano. Scajola il centrosinistra civico lo aveva liquidato già al primo turno, bruciando anche il «vantaggio», o presunto tale, dell’amministrazione uscente. Con i pentastellati non c’è stata neppure partita. Il capoluogo ha scelto «u ministru», forte del suo legame con il territorio e le persone. Granitico nonostante gli scandali e le tempeste giudiziarie. E al ballottaggio di ieri non c’è stata nessuna mobilitazione generale per un colpo di coda contro Scajola. 

Il voto di Imperia, oltre a segnare la rinascita politica dell’ex ministro, ha un peso indubbio nello scenario che, tra meno di un anno, vedrà confrontarsi con il voto altre due città-chiave del Ponente: Sanremo e Ventimiglia. Nella città del Festival e dei fiori il sindaco sostenuto dalle liste civiche di centrodestra dal Pd non ha mai voltato le spalle a Scajola, e dall’altra parte il centrodestra tradizionale si divide tra modello Toti e fedelissimi a «u ministru». Situazione di massima incertezza. Nella città di confine ha invece già annunciato la candidatura l’ex sindaco «azzurro» commissariato dalle inchieste antimafia e riabilitato dal Consiglio di Stato, un altro esponente delle vecchia guardia del centrodestra. 

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giulio gavino