Cuneo
Torna il sole
più caldo
in montagna
Dopo quattro giorni e quattro notti di nevicate, a tratti miste a pioggia ma quasi ininterrotte, il sole torna oggi sul Cuneese e la Granda e promette di restarvi a lungo.
La rimonta dell’alta pressione riporterà inizialmente le foschie sulle piane basse e i noti fenomeni di inversione termica, ma da questa sera saranno i secchi venti di Foehn a rialzare qua e là le temperature fino all’alba di domani. Penetrano sul Piemonte dalla barriera alpina settentrionale e dovrebbero investire anche il Cuneese ripulendo il cielo, abbattendo l’umidità ma lasciando poi campo a temperature gelide in pianura.
Infatti da domani si estenderà il dominio dell’anticiclone delle Azzorre che, svanito l’effetto dei venti di caduta, provocherà quel «tappo pressorio» che, se aumenterà le temperature in quota, porterà le colonnine in pianura abbondantemente sotto lo zero, con gelate aggravate dalla copertura nevosa del terreno.
Mentre questo quadro meteo promette di durare almeno fino a metà febbraio, si fanno i conti statistici delle 96 ore di nevicate provocate dal ciclone perturbato che ha insistito così a lungo sul mar Ligure. La durata dei fenomeni è da record: una tale insistenza dei fiocchi, più o meno acquosi, la si ricorda soltanto per la nevicata di 69 ore del gennaio-febbraio 1902, oppure per i 120 centimetri caduti, in 72 ore, dal 22 al 25 marzo del 1754.
Quest’anno a Cuneo si sono misurati «soltanto» 83 cm in 96 ore, anche se la neve al suolo è poi calata a 50-60. Eccezionale lo strato accumulato ai 1875 metri della pista del Pancani a Limone: 271 cm al suolo, di cui 190 in questo evento. È la zona in cui, grazie all’esposizione verso il mar Ligure, è nevicato di più.
Altrove, nelle valli vicine, l’apporto è di circa 100- 110 cm o poco più, mentre sugli altipiani ci si attesta sugli 85 cm, scesi a una cinquantina per la pioggia e il peso.
Fulvio Romano