per mero incidente di impaginazione su LA STAMPA di oggi, pagine provinciali, sono state pubblicate le mie previsioni della scorsa settimana... Credo di fare cosa gradita ai lettori pubblicando qui di seguito le "vere" previsioni per questa settimana... E, già che ci sono, metto io un titolo...
Candelora fredda al piano e di primavera in montagna
E' ad inizio febbraio che si apre il periodo prediletto dalla tradizione per vaticinare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera. Tra tutte le date spicca ancora oggi quella della Candelora, sabato prossimo, su cui si semplifica spesso avvertendo che "A la Candlòra da l'invern sôma fòra". In realtà il detto originario diceva: "...quaranta dì e sôma fòra". Ricordandoci così che la nuova stagione inizierà soltanto all'equinozio di primavera, quaranta giorni dopo la festa delle candele, né di più né di meno. Il che valeva verso la metà del secolo XIV, data in cui il detto si è formato e quando, con il vecchio calendario "giuliano", la Candelora cadeva di fatto il 10 anziché il 2 di febbraio. Cambiano i calendari, ma proverbi e stagioni sono - più o meno- sempre gli stessi. Specie in questo inizio d'anno, dopo le nevicate "regolari" di cui l'ultima propaggine si esaurisce in questa mattinata per poi lasciare il campo ad una parentesi di quattro-cinque giorni di alte pressioni. Una fase che sarebbe anche di temperature gradevoli, non fosse per il "tappo" che schiaccerà gli umori nebbiosi sulle piane, abbassando sotto il gelo le minime notturne, mentre di giorno, ma in quote alpine, sarà quasi primavera. Sarà così intaccato il bello strato di neve che ha rimpolpato le piste da sci, anche se un nuovo breve affondo perturbato sembra avvicinarsi sabato da Nord Est.
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