Italia
Il forfait svela
l’autentico
obiettivo
degli scissionisti
È un «Insieme» difficile, tendente al mai, quello tra Pisapia e i bersaniani di «Articolo 1 - Mdp»: dopo quattro giorni di bastonatura mediatica da parte degli scissionisti del Pd, il mite ex-sindaco di Milano, che s’è assunto il compito arduo di riunire le varie anime del centrosinistra che non si riconoscono nel partito dell’ex-presidente del Consiglio, ha fatto saltare l’incontro con Roberto Speranza, accompagnando la sua decisione con una nota durissima in cui dice di non aver tempo da perdere con politici che hanno la testa rivolta all’indietro. Speranza ha abbozzato, cercando di non compromettere del tutto la prospettiva di recuperare una qualche forma di collaborazione con Pisapia, ma lasciando intendere che Mdp è pronto a presentarsi da solo o con Sinistra italiana, altra formazione con cui l’ex-sindaco non ha trovato alcun terreno di intesa.
Pisapia ha assistito con crescente stupore alla gragnuola di pesanti reazioni seguite al suo incontro con la sottosegretaria Boschi alla Festa dell’Unità di Milano: da Bersani a Rossi, allo stesso Speranza, tutti i leader della neonata formazione di sinistra hanno sentito il bisogno di esprimere giudizi su un gesto assolutamente naturale, come quello di due persone che si incontrano ed essendo amiche si salutano abbracciandosi. Ma non si è trattato solo di criticare l’abbraccio, dandogli un significato politico che nessuno dei due protagonisti aveva esplicitato; a un certo punto all’interno di Mdp s’è perfino aperta la discussione sulla qualità dello stesso, se avrebbe potuto essere più o meno caloroso, se fosse stato pensato e preparato, o spontaneo e improvvisato. Il tutto con l’evidente obiettivo di fare un pezzo di campagna elettorale anche contro Pisapia, nel dubbio che alla fine possa finire alleato di Renzi.
Ora, esattamente questa possibilità non è mai stata esclusa da Pisapia, fin da quando s’è messo al lavoro per cercare di riportare il centrosinistra all’unità. Le difficoltà incontrate con Renzi, che di rimettersi d’accordo con i suoi avversari non ha alcuna intenzione, sono niente, rispetto all’avversione mostrata dai bersanian-dalemiani, che tra l’altro sono fieramente contrari al progetto che prevede lo scioglimento di tutte le diverse formazioni in un «campo democratico», fondato sulla disponibilità a smussare le diversità di posizioni. Al dunque, Pisapia ha compreso che l’unico vero obiettivo di Mdp è portare Renzi al più presto alla sconfitta, in modo che si riapra, dentro e fuori il Pd, costi quel che costi, anche il ritorno all’opposizione, la partita della leadership del centrosinistra.
Marcello
Sorgi