Erbe e Fiori, tutti gli esseri vegetali che con i loro colori e profumi ci rallegrano nel quotidiano e nella festa, sono una presenza gradevole e costante che arricchisce la nostra realtà e, lungo il cammino della vita, ci regala serenità e pace. Ma le piante ci aiutano anche nei momenti bui delle sofferenze: la maggior parte di esse possiede meravigliose proprietà curative, da secoli sperimentate nella medicina popolare, e oggi sempre più convalidate dalla scienza.
Il mio approccio ad esse è più antropologico che botanico, riguarda miti, storie, leggende, simboli, interazioni culinarie e mediche, curiosità e quant'altro mi ha coinvolta e intrigata di queste meraviglie del creato. Ha scritto H.D.Thoreau “Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo”, così diverso dal chiasso umano spesso fine a se stesso. Ho tentato perciò di rispettarne il segreto e di coglierne l'essenza in un piccolo bagaglio di notizie, raccolte e filtrate attingendo alla vasta e avvincente 'letteratura verde'dall'antichità ad oggi, per sollecitare un'istintiva empatia verso queste creature della terra che, con semplicità e naturalezza, partecipano alla nostra vita.
Conoscerle meglio, magari attraverso diverse sfaccettature, è il primo passo per amarle e rispettarle: ”Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera”(P.Neruda).
Con l'occasione ho rivisitato alcuni miei scritti dedicati alla flora del territorio in cui vivo e lavoro, pubblicati in questi ultimi dieci anni sui mensili 'Viver meglio' nella rubrica 'Anima e corpo', 'Ousitanio vivo' nella rubrica 'Flors d'Occitania',' Il Dragone' nella rubrica 'Di fiore in fiore'.
GloriaTarditi Romano, pubblicista cuneese iscritta all'Albo dei Giornalisti del Piemonte dal 1985, ha collaborato a varie testate di settimanali, periodici e riviste (Astragalo, Cuneo Provincia Granda, Ad Ovest), occupandosi di attualità e cultura. Da oltre un decennio ha dedicato la sua attenzione anche alla naturopatia e alle piante, passione di una vita, narrandole con taglio più antropologico che botanico.
Il mio approccio ad esse è più antropologico che botanico, riguarda miti, storie, leggende, simboli, interazioni culinarie e mediche, curiosità e quant'altro mi ha coinvolta e intrigata di queste meraviglie del creato. Ha scritto H.D.Thoreau “Una delle cose più affascinanti nei fiori è il loro meraviglioso riserbo”, così diverso dal chiasso umano spesso fine a se stesso. Ho tentato perciò di rispettarne il segreto e di coglierne l'essenza in un piccolo bagaglio di notizie, raccolte e filtrate attingendo alla vasta e avvincente 'letteratura verde'dall'antichità ad oggi, per sollecitare un'istintiva empatia verso queste creature della terra che, con semplicità e naturalezza, partecipano alla nostra vita.
Conoscerle meglio, magari attraverso diverse sfaccettature, è il primo passo per amarle e rispettarle: ”Potranno tagliare tutti i fiori ma non fermeranno mai la primavera”(P.Neruda).
Con l'occasione ho rivisitato alcuni miei scritti dedicati alla flora del territorio in cui vivo e lavoro, pubblicati in questi ultimi dieci anni sui mensili 'Viver meglio' nella rubrica 'Anima e corpo', 'Ousitanio vivo' nella rubrica 'Flors d'Occitania',' Il Dragone' nella rubrica 'Di fiore in fiore'.
GloriaTarditi Romano, pubblicista cuneese iscritta all'Albo dei Giornalisti del Piemonte dal 1985, ha collaborato a varie testate di settimanali, periodici e riviste (Astragalo, Cuneo Provincia Granda, Ad Ovest), occupandosi di attualità e cultura. Da oltre un decennio ha dedicato la sua attenzione anche alla naturopatia e alle piante, passione di una vita, narrandole con taglio più antropologico che botanico.