ebook di Fulvio Romano

venerdì 3 giugno 2011

Caspita, che primavera! La seconda in assoluto.


Mentre giugno inizia con il ritorno delle piogge e il crollo delle temperature, la primavera appena archiviata (per le statistiche finisce il 31 maggio) è stata una stagione da quasi record assoluto. Per il caldo naturalmente, grazie ai mesi di aprile e maggio che hanno sfiorato il primato assoluto con ripetuti valori più da estate che da primavera. Due mesi caldi ed anche molto asciutti, che hanno quasi prosciugato la riserva accumulatasi con le nevicate in quota e le piogge al piano del mese di marzo. E infatti, quello di quest'anno risulta il maggio più arido dell'intera storia climatica secolare di Cuneo città, con nemmeno 7 mm di acqua caduti nell'intero mese a fronte di una quantità attesa di ben 133 mm. Ma torniamo alle temperature di questa primavera assolata e dominata dagli anticicloni, da quello "classico" Azzorriano a quello ancor più estivo Africano, che hanno bloccato oltre le Alpi i flussi umidi e perturbati provenienti dall'Atlantico, tradizionali apportatori d'acqua sulle nostre pianure. La primavera 2011 è la seconda in assoluto, battuta soltanto dalla straordinaria stagione del 2007. Allora la media complessiva fu di 14 gradi, oggi siamo a 13,6°, valore di assoluto rispetto, di ben tre gradi al di sopra della media storica secolare e seguito a ruota dai 13,5° di un'altra bella primavera, quella del 1997, l'anno della Grande Cometa. Aprile e maggio protagonisti, specie nelle loro prime metà, sotto il dominio incontrastato dell'Africano. Così aprile con i suoi 15° risulta alla fine il secondo per calore dell'intera storia meteo (dopo quello del 2007), mentre maggio tallona a ruota, con i suoi 18° netti, i 18,6° del maggio 2009, altro mese da palmarès. Come si può notare sono tutti primati che si impongono in questi ultimi 10-13 anni, periodo di evidente Riscaldamento Globale. Con la novità che negli ultimi tre-quattro anni queste belle e calde primavere seguono inverni che sembrano tornare, sia per nevosità che per temperature, a quelli bianchi e rigidi d'antan. In aumento il caldo primaverile, in crisi la piovosità. Primavera da circa 180 millimetri, quella del 2011 sulla pianura cuneese. Certo, non siamo ai livelli da deserto africano del 2006 (53 mm) o del 1997 (28 mm, record negativo assoluto), ma la piovosità di quest'anno è stata di poco più della metà di quella tradizionalmente osservata da fine '800. E salvata statisticamente soltanto dai ricchi apporti di marzo, che crearono a suo tempo notevoli difficoltà alla rete viaria cuneese, mentre maggio è stato addirittura il meno piovoso dal 1877, con sette scarsi millimetri finali.
romano.fulvio@libero.it