mercoledì 20 giugno 2012
Mej San Gioan da sol che tuti ij sant ensema...
"Mej san Giôan da sôl che tutj ij sant ansema", recitava la saggezza pratica contadina, abituata da secoli a non solo osservare ma anche cercare di capire ciò che scorre sotto i nostri occhi eternamente bambini. E' la settimana, sono le settimane più belle dell'anno. Ce lo dicono le ore di luce, così generose da farci dimenticare che tra poco cominceranno inesorabilmente a diminuire, perché l'anno, la stagione della luce è già lì lì per finire. Ce lo dice l'orto, dove le piantine che finora avevano faticato a crescere e ad inturgidirsi nel segnale tipico della fertilità ormai si sono sviluppate e producono legumi e verdure fresche -queste sì- biologiche. Ce lo dice il caldo, che non sarà -almeno per noi- mai abbastanza. E non credete ai bollettini meteo televisivi che vi parlano di afe eccezionali. Consulto il mio archivio e vedo ed ho la conferma che siamo in piena media con gli ultimi vent'anni. Se non fa caldo a san Giovanni, quando deve farlo? E' vero che le calure di queste ore ci inducono a qualche prudenza sulle previsioni a lungo termine. Infatti è detto risaputo, credo, che "Se 'l caôd ariva prima 'd san Giôan, a basta côl per tut l'an"... E non vorremmo che avesse ragione chi pronosticava -mesi fa- un'estate segnata dalla variabilità continua. Non che poi, alla fine, ci dispiaccia più di tanto. Ci sta anche la variabilità, che vuol dire anche vivacità e mutevolezza, tutti stimoli ad apprezzare meglio il tempo e la natura. Ma la stagione dei bagni veri, che cominciava e comincia-comincerà con san Pietro e Paolo, questa sì deve essere rispettata. Senza timori dei fulmini sulle battigie liguri, senza venti grecali o libecciali che vadano a mareggiare le spiagge e a incanaglire di sassi le sabbie. Magari, però -questo sì- con qualche pioggetta sulle colline ingiallite che faccia uscire i primi "Cìu", le chiocciole del nostro Ponente, o qualche rotondo e profumato fungo "Sanguìn" da fare alla piastra o sulla padella, come usava fare Fifina nella sua rustica trattoria. Vedremo gli sviluppi dell'estate 2012. Intanto sappiamo che il caldo nuvoloso di mercoledì durerà ancora giovedì, con qualche temporale-tempesta possibile anche verso la pianura e i paesi-città. Venerdì aumenta il sereno con apporti da occidente e da Nord che allentano le umidità, mentre sabato, anzi, tra sabato e domenica aumenta la pressione prima atlantica e poi i flussi da Nord Ovest che dovrebbero portare ad un aumento della possibilità di rovesci locali anche intensi. Ma già da domenica pomeriggio l'anticiclone nostro, Scipione l'Africano (e, mi accorgo che oggi ormai tutti lo chiamano così), rimonta in forze. Da lunedì farà risalire le temperature in un tripudio estivo che esploderà martedì in una giornata da post-san-Giovanni che promette cieli sereni, luminosi e caldi sostenuti, ma gradevoli.
romano.fulvio@libero.it (da Provincia Granda del 22 giugno 2012)