ebook di Fulvio Romano

domenica 29 gennaio 2012

Resisteranno i nostri piantini di fiore alla neve?

Siamo arrivati alla svolta di questo strano inverno 2011-2012. Cercavamo la scorsa settimana di divinare nella nostra sfera di cristallo digitale i primi, ancora lontani, accenni di neve che potessero manifestarsi. E ci sembrava che la situazione dovesse cambiare verso la fine di questa settimana. Sembrava che la potenza dell'Anticiclone, che finora ha dominato in lungo e in largo sul nostro Basso Piemonte, potesse essere indebolita dalla ripresa dell'Atlantico. E, di più, che i flussi umidi provenienti dall'Atlantico potessero cozzare con l'aria gelida proveniente da Est, con la logica ed inevitabile conseguenza del ritorno dell'acqua e della neve, anche in pianura. Uno scenario che allora appariva ancora lontano e del tutto ipotetico, ma che ora - a pochi giorni, a poche ore dalla scadenza del fine settimana- ci appare più chiaro ed ormai quasi deciso. Insomma, non fatevi ingannare dal sole pieno che troverete ancora giovedì mattina: sono gli ultimi sprazzi dell'inverno-primavera di quest'anno che esala gli ultimi suoi rèfoli di gradevoli tepori. Lo pensavamo ieri con rammarico mentre, sulla balza collinare che ci è cara, cercavamo un sito adatto per quei teneri piantini di Hypericum calcynum e di lonicera, alias caprifoglio, che avevamo sottratto all'oblio dei clienti del supermercato scegliendo di piantarli comunque - nonostante i già aperti germogli verdi- nel nostro rustico giardino all'inglese. Il sito lo abbiamo trovato in cima ad una ripa difesa dalle forsizie: la terra non vi era gelata, un ricco strato di foglie riparerà -speriamo- queste promesse di colori e di profumi fino alla prossima ed ormai imminente primavera. Prima, però, sarà la neve a ricoprire il nostro casotto di collina, in un letargo ritardato e probabilmente (lo speriamo) quanto mai breve. Le nuvole cominceranno ad arrivare giovedì sera, poi continueranno venerdì con qualche pioggetta verso notte, ma con quota neve ancora alta. Sabato, foschie con nuvole, ma i primi fiocchi dovrebbero cominciare verso sera-notte con la quota del gelo scesa ormai fino agli altipiani. Deboli e radi da principio i fiocchi domenica mattina, ma sarà verso l'imbrunire -anticipato dalle nuvole- che la precipitazione assumerà le desuete vesti della nevicata vera e propria. Un bianco strato che si formerà anche fino a 400-350 metri di quota, insomma, un po' dappertutto. Intanto le colonnine scenderanno tanto da far nevicare anche a quote più basse ancora nel lunedì, mentre il tutto finirà martedì mattina presto. Ma, anche per dopo, nella prossima settimana, si può prevedere un tempo perturbato a tratti. Questo il quadro attuale. Inutile dire che in qualche modo il nostro antico calendario contadino è, ancora una volta, rispettato. Domenica è il primo giorno della Merla mentre giovedì è il tempo dell'Orso e giovedì della Candelora. In più: da lunedì è cambiata la Luna che, ricordiamocelo, è ancora quella di gennaio.
romano.fulvio@libero.it