ebook di Fulvio Romano

giovedì 22 dicembre 2011

Geli da Nord, sul Cuneese la neve làtita.


In piena armonia con il calendario astronomico l'inverno si è abbattuto sulla Granda con temperature che in montagna hanno raggiunto geli polari. I meno 18 gradi e più dell'altra notte al colle dell'Agnello sono il risultato delle ondate gelide che hanno investito l'arco alpino da Nord Ovest e che hanno poi provocato gagliardi venti di Foehn freddo in pianura. Sono state le quote di crinale a far registrare i valori più gelidi. Oltre la stazione meteo dell'Agnello (collocata a 2685 metri), è quella della Rocca dell'Abisso (2753 metri) a segnalare quasi 16 gradi sotto il gelo, seguita dalla capannina del Colle della Lombarda (2305 m) il cui termometro si è fermato a meno quattordici. La forza dei venti che si sono abbattuti contro la barriera alpina sul versante francese e svizzero è stata tale da sospingere la neve anche al di qua dei crinali, ma soltanto nella fascia settentrionale, che va dal colle della Maddalena sino alla Val d'Aosta e oltre, lasciando all'asciutto tutto l'arco delle Marittime e delle Liguri. L'aria gelida, dopo aver investito le cime alpine ha invaso valli e pianure, dove nella scorsa notte si sono osservati valori che vanno dai -7,8 gradi di Ceva ai -1,2 di Saluzzo, passando attraverso i meno sei delle pianure fossanesi e saviglianesi e i valori meno rigidi dell'altipiano del Cuneese. Sono i freddi ormai invernali che nel 2010 si erano abbattuti sulla Granda con grande anticipo, da fine novembre. Dopo un dicembre polare il culmine fu raggiunto il 17 del mese, giornata di record storici, seguita da una pausa temperata ed umida a Natale. Quest'anno il lungo autunno è stato chiuso da un vivace flusso artico settentrionale che è riuscito ad allontanare l'anticiclone verso occidente. Ma quest'ultimo non è sconfitto. Nei prossimi giorni il maltempo privilegerà da un lato il Sud Italia e dall'altro i crinali settentrionali e orientali delle Alpi. L' estremo Nord Ovest sarà defilato, al riparo dai flussi perturbati di origine polare. Anzi, sarà proprio un ponte dell'anticiclone atlantico a riprendere fiato, riportando verso l'alto sulla Granda le colonnine dei termometri. Da giovedì si mitiga il clima su altipiani, colline e medie quote, mentre i geli rimarranno sulle piane. L'alta pressione durerà forse fino all'Epifania.
romano.fulvio@libero.it
pubblicato su La Stampa del 21 dicembre 2011