ebook di Fulvio Romano

giovedì 16 ottobre 2014

La "quasi grande" annata 2014 del Barbaresco

LA STAMPAweb

Cuneo

«Sarà un Barbaresco

profumato e longevo»

Laura Giordano, presidente dell’Enoteca del Barbaresco, non ha dubbi. «Adesso che le operazioni di vendemmia si sono concluse, ci possiamo sbilanciare: il Barbaresco 2014 sarà senz’altro un vino grande, longevo e ricco di personalità. In un’Italia settentrionale che ha dovuto convivere con un clima dove le fasi fredde hanno spesso superato quelle calde, la zona del Barbaresco ha goduto di una situazione privilegiata, forse la più lusinghiera di tutto l’area dell’Italia settentrionale».

Il risultato? «Alla vendemmia, le uve nebbiolo hanno conservate intatte la loro integrità e sanità: in cantina sono arrivati grappoli belli, sanissimi, giustamente turgidi, attentamente diradati dall’esperienza di un viticoltore che da anni lavora sulla pianta per equilibrare ciò che la natura regala eventualmente con eccessiva fertilità». Dunque, che vino berremo? «Il Barbaresco annata 2014 sarà senza dubbio ricco di colore, molto ampio di profumi e soprattutto longevo. In questi giorni, qualcuno ha persino tracciato un parallelismo con il glorioso Barbaresco 1971. È difficile dire se sarà esattamente così. Ciò che possiamo affermare è che il 2014, nella sua individualità ben caratterizzata, sarà un vino ricco di personalità, intenso di colore, ampio all’olfatto e con una forte predisposizione a resistere al tempo». Possiamo dire che la paura è passata? «Che volete di più in un’annata a cui troppi ’’gufi’’ avevano già iniziato a cantare il ’’de profundis’’ ben prima del necessario?».